Le Guide Alpine di Courmayeur tornano sull'Everest
Edmond Joyeusaz, Gianluca Marra e Francesco Civra Dano, Guide Alpine della Società delle Guide di Courmayeur tenteranno di scalare la Parete Nord dell'Everest risalendo l'Hornbein Couloir per ridiscendere dalla cima con gli sci, operazione che costituisce una prima assoluta nella storia dell'alpinismo.
La scalata sarà effettuata in stile "alpino" ovvero senza l'ausilio di corde fisse e bombole di ossigeno, in modo da operare nel rispetto dell'ambiente.
Al termine della spedizione saranno rimosse tutte le corde fisse sulla via di salita, mentre sulla via del ritorno a valle, le Guide saliranno nuovamente al Campo Base dalla via "normale" tibetana per ripulire la morena dai materiali abbandonati in decenni di tentativi di scalata.
La scalata sarà effettuata in stile "alpino" ovvero senza l'ausilio di corde fisse e bombole di ossigeno, in modo da operare nel rispetto dell'ambiente.
Al termine della spedizione saranno rimosse tutte le corde fisse sulla via di salita, mentre sulla via del ritorno a valle, le Guide saliranno nuovamente al Campo Base dalla via "normale" tibetana per ripulire la morena dai materiali abbandonati in decenni di tentativi di scalata.
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domenica 10 ottobre 2010
ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 10-10-2010
Ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo pazientato, ma, per quest’anno nessuno salirà più sulla cima dell’Everest. La stagione autunnale ha lasciato il posto alla rigide temperature invernali e il nostro osservato speciale, l’Hornbein, è completamente ghiacciato. Il vento ha spazzato tutto, l’Hornbein sembra davvero una “patinoir”. Ci vorrebbe una nevicata di neve umida affinché la neve possa attecchire sul quel ghiaccio, cosa assai improbabile, per non dire impossibile di questa stagione viste le temperature. Su quel ghiaccio le lamine dei nostri sci non fanno sufficientemente presa e la discesa diventerebbe un suicidio. Mi è stato detto: “ma perché non salite dalla via normale”?. La salita dalla via normale non l’abbiamo presa in considerazione perché siamo venuti con lo scopo di sciare sull’Everest. La via “normale” oltre ad essere in questo momento anch’essa pericolosa per le valanghe, non si addice alla discesa con gli sci, troppi i tratti rocciosi in cui dovremmo togliere gli sci. Dall’Horbein Couloir con i ramponi potremmo anche salirci, con notevoli rischi valanghe nella parte alta, ma poi, per la discesa cosa dovremmo inventarci? L’Hornbein con i ramponi ai piedi senza corde fisse in discesa, sarebbe una follia. Insomma, contro la montagna se non ci sono le condizioni diventa veramente un’azzardo, che come professionisti della montagna non ci possiamo permette. Chi va in montagna accetta un certo fattore di rischio, fa parte del gioco e dell’avventura, ci sono condizioni intermedie in cui è lecito prendersi dei rischi, ma qui, i rischi sono troppo alti ed evidenti, ignorarli significherebbe non essere nel pieno delle proprie facoltà. Le notizie dei giorni scorsi con due giapponesi morti con uno sherpa sul Dhaulagiri (8.167 mt.) per valanga, due sherpa feriti gravemente sotto una valanga sulla via normale del Cho Oyu, (8.2010 mt.) e sempre sul Cho Oyu, ma sul versante sud-est la morte dell’ alpinista trentino Nones, anch’egli per valanga, sono un’importante campanello di allarme che non possiamo ignorare. Torniamo a casa con il rammarico di non aver avuto la possibilità di esprimerci sull’Hornbein, siamo consapevoli che abbiamo fatto il possibile, ma semplicemente non ci è stata a data la chance della vetta. La montagna è stata più forte di noi, ma questo lo si sapeva, non possiamo sfidarla, ma semplicemente sfruttare le opportunità che speravamo di avere. Siamo comunque soddisfatti di come abbiamo gestito le situazioni e valutato di volta in volta le opportunità. Abbiamo fatto scelte oculate cambiando i nostri obbiettivi e realizzato comunque due belle “prime” assolute, portando a casa un risultato. Spesso è più difficile rinunciare che andare avanti…Aver lasciato un’impronta sull’Himalaya per noi è motivo di orgoglio e in parte ci rincuora per l’obbiettivo mancato.
E’ stato bello, anche se non sempre facile tenere questo filo diretto con voi, appassionati ed amici che ci avete seguito. Con il satellitare inviare due foto “compresse” spesso ha richiesto 20 minuti di collegamento non facile e un sacco di parolacce; la tecnologia in questo settore deve sicuramente migliorare. Il blog non finisce qui, quando saremo a valle ed avremo un collegamento ad internet decente, potremo arricchire i post con molte foto di miglior qualità, ne abbiamo moltissime. A casa saremo felici di rispondere a tutti i vostri post e magari di approfondire alcuni argomenti.
Grazie a tutti voi per averci seguito con passione.
Edmond, Francesco e Gianluca
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siamo sempre con voi un saluto speciale ai ragazzi di COURMAYEUR .. sara per la prossima volta .
RispondiEliminaquando i rischi non sono piu calcolabili e giusto rinunciare.
come dice un altro grande ED
l importante non e salire ma tornare
GRAZIE PER AVERCI FATTO ASSAPORARE ANCHE A NOI UN PO DI AVVENTURA
edmond torna presto che il MARBRE ci aspetta
CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
La montagna è forte,mala conquista delle 2 vette in prima assoluta,ma soprattutto la Vostra Saggezza Vi ha reso ancora più forti.
RispondiEliminaSiate contenti così.
Vi aspettiamo.
P.S. per Edmond stamane nel G.P. di Malesia Valentino Rossi partendo dalla 6 posizione li ha stracciati tutti vincendo la gara N° 46 in moto gp.
Non è più il campione del mondo quest'anno ma il Re resta resta lui
Ciao Elio
E' nei momenti difficili che si vede la grandezza di una persona,con la sua tranquillità nell'affrontarli,con la saggezza delle sue decisioni.
RispondiEliminaE tu,caro Edmond,anche questa volta non ti sei smentito.La tua esperienza in montagna e il tuo "mestiere" ti hanno permesso di fare le scelte giuste.In più,come capo spedizione,avevi la responsabilità di tutto ma soprattutto di tutti.
Hai saputo gestire ogni situazione al meglio portando comunque a casa lo splendido risultato di due prime -salite e discese- assolute.
Complimenti anche a Gianluca,compagno prezioso fino a che ha potuto,e al grande "Cispa",a suo agio come pochi su queste quote e pendenze.
Siete stati FANTASTICI!!!
A presto,
Maury
Grazie per averci resi partecipi.Vi abbiamo sempre seguito con passione! Marta,Alex e il piccolo Léon
RispondiEliminaP.S.x Cispa ci vediamo alla buvette!!!
E' stata un'avventura davvero appassionante, anche per noi che vi abbiamo sempre seguito da casa. Grazie!!
RispondiEliminaComplimenti lo stesso ragazzi, la prima regola in montagna è portare la pelle a casa!!!
RispondiEliminaHello Edmond,
RispondiEliminaThis is Evelyn and Hang...the girls from California you met when you were at the tourist base camp. We have been reading your blogs with the help of Google translations. We are so proud of you!! We are very glad you and your team are safe! What an amazing experience. Write soon! We would love to hear about every detail!
grandi lo stesso
RispondiEliminaè difficile rinunciare ad una impresa ma la tua saggezza e professionalità hanno fatto sì che facessi la scelta azzeccata..
complimenti ancora a tutti per la bella avventura vissuta insieme
ciao grande alpinista..
Carissimo Ed, l'avventura è finita insieme a tutte le sue emozioni; Posso tirare un sospiro di sollievo! (probabilmente non solo io...)
RispondiEliminaE' vero, non è stato raggiunto l'obbiettivo, ma il team ha comunque portato a casa dei risultati importanti e tutto senza mai superare quei limiti che in un'impresa del genere spesso diventano rischi troppo pericolosi.
Siete GUIDE ALPINE e da voi ci si aspetta innanzitutto sicurezza, oltre naturalmente a tutte le altri doti più o meno tecniche ma che si danno per scontate!
Sono orgoglioso ed estremamente felice di essere stato con voi,non solo cucito sul vostro petto, ma, insieme a tutti gli amici e appassionati vicino a voi col cuore e al vostro e anche un po' nostro SOGNO !
Grazie Edmond, grazie Francesco, grazie Gianluca... e un grande grazie anche a Elena!
A presto
Fabio Mainardi
Ciao Ed,
RispondiEliminami risulta difficile, riuscire a descrivere per scritto, la mia grande vicinanza a te come a Francesco e Gianluca.
Penso che per misurarsi con la natura ancora nel suo stato selvaggio come avete fatto voi lo si possa fare solo con una grande rispetto ed umiltà, e sono queste le doti che fanno un uomo migliore.
Sono onorato di essere stato un infinitesimo di questa vostra spedizione.
Spero di potervi abbracciare presto e sentire dalla vostra viva voce il racconto vero di una vera avventura.
Giorgio
Ciao a tutto il team, non c'è da rammaricarsi, la prudenza e la saggezza innanzi tutto. Meglio rinunciare che rischiare, lo abbiamo fatto tante volte sulle nostre montagne, a maggior ragione da quelle parti. E' stato comunque un successo.
RispondiEliminaCi vediamo a Courma. Buon ritorno.
Fausto Fabbrini - Senigallia AN
Si' e' vero Elena merita un grazie perche' oltre ad avervi aiutato in tutto e per tutto ha vissuto con trepidazione questa impresa cercando di non dimostrare la sua ansia e le sue paure, e' una grande piccola donna che merita veramente un posto speciale nel cuore di Edmond. Noi la conosciamo da poco tempo ma la sua sensiblita' ed il suo garbo ci e' piaciuto da subito.
RispondiEliminanon saprei proprio cosa dire... siete dei grandi!!! e le foto fanno venire i brividi...!!!!!
RispondiEliminaa presto!
Grazie ED e grazie ai tuoi compagni di avventura. Io, Daniele e le pesti Davie e Marco vi ringraziamo per averci dato grandi emozioni attraverso i vostri report. Io chiudevo gli occhi e mi vedevo tra voi in quei luoghi unici e spettacolari. GRAZIE
RispondiEliminaA sad news but a wide decision. We are proud at Watchonista to support our adventure! For the english speakers, we translated all posts of the blog on our platform. http://www.watchonista.com/index.php?page=watchographer-image&target_user_id=2541&pic_id=3081
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