Le Guide Alpine di Courmayeur tornano sull'Everest

Edmond Joyeusaz, Gianluca Marra e Francesco Civra Dano, Guide Alpine della Società delle Guide di Courmayeur tenteranno di scalare la Parete Nord dell'Everest risalendo l'Hornbein Couloir per ridiscendere dalla cima con gli sci, operazione che costituisce una prima assoluta nella storia dell'alpinismo.

La scalata sarà effettuata in stile "alpino" ovvero senza l'ausilio di corde fisse e bombole di ossigeno, in modo da operare nel rispetto dell'ambiente.

Al termine della spedizione saranno rimosse tutte le corde fisse sulla via di salita, mentre sulla via del ritorno a valle, le Guide saliranno nuovamente al Campo Base dalla via "normale" tibetana per ripulire la morena dai materiali abbandonati in decenni di tentativi di scalata.

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martedì 28 settembre 2010

Esito: NEGATIVO!!

Courmayeur, 28 settembre 2010

Esito: NEGATIVO!!

Ringrazio il Dott. Maurizio Fasano per la sua assistenza prestatami telefonicamente, successivamente al malessere che mi si è presentato a quota 6.600 mt durante la fase di acclimatamento sopra il Campo 1 (6000 mt).
A seguito della diagnosi consistente in principio di edema celebrale/polmonare e conseguente ischemia di breve durata, ringrazio il Dott. Marco Cavana e il Dott. Guido Giardini, dell'Ospedale U. Parini di Aosta – Reparto Medicina di Montagna, per i scrupolosi e approfonditi esami eseguiti sul mio stato di salute tempestivamente al mio rientro.

Gianluca

ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 28-09-2010






ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 28-09-2010

Anche oggi giornata di riposo, ma ci siamo svegliati di buon ora. Abbiamo risalito la traccia di sentiero sulla morena in compagnia del nostro cuoco ed aiuto cuoco per ripulire il più possibile dall’immondizia le pietraie. In circa due ore di lavoro abbiamo raccolto due bidoni da 60 litri di lattine varie, bottiglie vecchie scatolette arrugginite e quant’altro. Appena seduti a tavola per il pranzo con grande sorpresa è arrivato Alberto Zerain. Il suo permesso di salita all’Everest scade il 2 di ottobre, non riuscendo a stare fermo al C.base, improvvisamente ha deciso di tentare una scalata in solitaria sulla via “normale” da solo senza alcuna assistenza. Il suo compagno Juan Carlos naturalmente non se l’è sentita di accompagnarlo. Si tratta sicuramente di un progetto ambiziosissimo, visto che sulla via normale non c’è nessuno. Infatti, quest’autunno stranamente non c’è nessuno oltre a noi su questo lato della montagna. Aveva un zaino spaventoso, vicino ai venti kg., con tenda, attrezzatura alpinistica e viveri per cinque giorni. Tutti noi siamo rimasti sconcertati, per la sua caparbietà e perché forse, il tentativo sconfina nella follia. Anche se conosce bene questa montagna, si troverà da solo a dover fare la traccia, con nessuna assistenza. Anche se si troverà sulla cresta nord dove il pericolo di valanghe è minore, ci sono comunque alcuni punti dove il pericolo sussiste. Auguri Alberto, sei davvero coraggioso. Noi domani torniamo a campo 1 per cercare di fare qualcosa di buono…e renderci conto della effettive condizioni della montagna dopo giorni di vento violentissimo. Speriamo intanto di ritrovare le nostre tende e tutto il materiale che è stipato all’interno (sci, scarponi da sci, sacchi a pelo, ecc.). Intanto dal vicino Cho Oyu dove ci sono alcuni nostri colleghi, non arrivano buone notizie. Anche li vento a fatto disastri e le condizioni sono critiche. Sembra che due valanghe sopra campo tre abbiamo coinvolto due Sherpa e l’arai che si respira al C. Base è di stanchezza e voglia di ritirata.
Ben per alcuni giorni avrete resoconti brevi sintetici e foto scadenti dal satellitare.
A presto
Edmond

lunedì 27 settembre 2010

ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 27-09-2010







ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 27-09-2010

Siamo tornati ieri sera qui al C. Base infreddoliti dopo aver passato una notte insonne. Il vento era talmente forte che sbatteva le nostre tende, il rumore ci ha impedito di dormire. Come già sapete, i baschi durante la notte hanno tentato di salire l’Hornbein, una prima valanga di neve fredda li ha investiti fortunatamente all’altezza della crepaccia terminale dove hanno potuto ripararsi. Hanno quindi deciso di rinunciare e mentre erano già a valle del canale una seconda valanga più grande li ha investiti trascinandoli per alcuni metri. Il vento di questi giorni ha modificato completamente le condizioni della parete nord. L’Everest in questo momento è flagellato da venti che i quota sembrano essere sopra i cento km/h. Il vento ha portato tantissima neve instabile nei sottovento (Gonfie, placche a vento) e la montagna è particolarmente pericolosa. Abbiamo assistito a numerosi distacchi spontanei di grandi dimensioni lungo tutto il versante nord. Noi naturalmente siamo ridiscesi a valle al nostro campo e aspettiamo che almeno il vento cessi e che ci permetta di tornare in alto. La caratteristica delle salite Himalayane, sta proprio nei lunghi periodi di attesa; prima per acclimatarsi e poi per avere le condizioni per poter tentare la vetta. Noi stiamo bene e speriamo che al più presto le condizioni ambientali cambino.
Ora l’ultima parte dei ringraziamenti:
Voglio ringraziare tutte quelle persone che il 25 di agosto al giardino dell’Ange, per l’emozione e per un’imperdonabile assenza di scaletta, ho dimenticato di citare. Tutti hanno lavorato duramente dietro le quinte e sono state fondamentali per la realizzazione di questo progetto.
In ordine sparso; Chiara Artosi, Direttore Marketing di una grande azienda multinazionale e appassionata di montagna. Chiara in virtù di un’amicizia in comune a tradotto corretto lettere, curato le cartelle stampa, tenuto contatti con aziende con grande capacità ed il tutto gratuitamente. Walter Bacciocchi, che ha rifatto mille volte la grafica. Peo Corona, amico di vecchia data che riunendo qualche conoscenza ci ha dato una grossa mano. Massimo Domaine, che ha creato i contatti per del materiale straordinario. Andrèe Grivel, sempre disponibile con i suoi contatti. Giorgio Mancini, da poco viene in montagna con me con tanta passione. E’ venuto apposta da Grosseto per la presentazione, grazie. Sean Obeirne, che tra gli impegni di lavoro ha trovato il modo di tradurmi alcuni testi. Marco Tosi, già nella spedizione del K2 ci aveva curato il sito online (tra i primi nella storia alpinistica Himalayana). Abbiamo condiviso corsi di alpinismo voli in parapendio e tante avventure. Anche questa volta ha voluto essere della partita, grazie. Antonio Zorzi, a cui dobbiamo il bel logo che è sulle nostre divise. A Giovanna che pazientemente ha cucito tutti patch sulle nostre divise. Infine un grazie alla Signora Cattellino, che ogni volta che parto in spedizione mi regala le Duracell e gli accendini dicendomi: “Così, quando sarai presidente della Società Guide mi abbasserai l’affitto” generosa e simpatica.. Bene, spero questa volta di non aver dimenticato nessuno. La spedizione continua e vogliamo davvero portare a casa un buon risultato, per noi che siamo qui e ci impegniamo a fondo e per voi che ci seguite da casa.
Tashi Delek!

Edmond

domenica 26 settembre 2010

Campo 1 26-09-2010

Questa notte i baschi allè 2 hanno tèntato la salita.all altezza della
terminale sono stati investiti da una valanga si sono riparati nella
crepaccia terminale. Una 2 valanga piu grande liha sfiorati qtando gia
erano piu in basso e stavano rientrando alle tende. Il vento di questi
giorni ha cambiato le condizioni ora la montagna è molto pericolosa x gli
accumuli di nèvè instabile portata dal vènto. noi siamo qui a c1 bloccati
dal vènto nèllè tèndè. ÈDmonD

sabato 25 settembre 2010

ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 24-09-2010





ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 24-09-2010

Ore sette Italiane, Gianluca sbarca a Malpensa. Avvolte per raggiungere Kathmandù e trovare un volo per l’Italia passano giorni di attesa, nella sfortuna per quello che gli è capitato, almeno ha avuto un rientro rapido. Gianluca, salutaci la Vallée!. Poco prima di pranzo è arrivato qui da noi l’operatore della TV Basca che segue Alberto Zerain, Non so come abbia fatto a passare la frontiera con una telecamera prof di quelle dimensione senza aver pagato il permesso (24.000 €!!!!); a noi sicuramente l’avrebbero sequestrata. Poco dopo arrivano anche Alberto Zerain ed il suo compagno di cordata Juan Carlos. Subito mettiamo all’opera il nostro cuoco Chakra, che forse per la fretta questa volta fa suocere la pasta, pazienza... I baschi questa volta salgono per l’ultima volta, infatti dopo domani notte tenteranno la vetta per la prima ed ultima volta, hanno solo questa opportunità visto che il loro permesso di scalata scade il 2 di ottobre. Juan Carlos ci ha confidato che non ha mai visto prima d’ora un’avvicinamento così lungo e faticoso (24 Km!) per arrivare ai piedi del couloir ed è contento di farlo per l’ultima volta. Noi riposiamo ancora oggi e domani saliamo al C1, e nostra intenzione salire fino a 7000 mt per ultimare il nostro acclimatamento. Per cui nei giorni prossimi avrete aggiornamenti più brevi e foto di scarsa qualità.
Ringraziamenti 2
I nostri fornitori tecnici:
In ordine sparso; CAMP, da sempre fornitore tecnico della società Guide Alpine di Courmayeur, ci ha fornito materiale tecnico all’avanguardia. ICEBREAKER, azienda australiana ci ha fornito i capi “pelle” che in lana merinos di altissima qualità, un’azienda in grande espansione. OLYMPUS, mi fornisce le macchine fotografiche digitali fin dal lontano 1998 con la spedizione del K2. Incredibile il progresso tecnico che è avvenuto in questi anni. Tutte le foto che vedete sul blog sono realizzate con modelli PEN ad obbiettivi intercambiabili. FERRINO, da oltre 140’anni leader nella produzione di tende sacchi a pelo e tutto quanto necessario per i campi in quota. SALOMON, azienda con cui collaboro da anni, ci ha fornito gli sci e gli scarponi, sofisticati ed ultraleggeri per questo progetto. CEPSOCKS, abbiamo le loro calze compressive ai piedi e tutti noi le apprezziamo. SALICE, fornitore tecnico della società guide alpine di Courmayeur, da sempre all’avanguardia negli occhiali sportivi e da montagna. IEDER, qui devo lodare la qualità eccezionale dei capi che ci hanno fornito. Da quando siamo partiti li abbiamo indossati in tutte le condizioni meteo ed hanno risposto in pieno alle nostre esigenze; pratici, caldi, estremamente tecnici ed anche belli. HONLY HOT, una piacevole scoperta, avere mani e piedi caldi con queste pratiche bustine che si infilano nei guanti e nelle scarpe.
Seguirà una terza puntatala al nostro rientro per ringraziare le persone che hanno lavorato a questo progetto.
Tashi Delek!

Edmond

giovedì 23 settembre 2010

ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 23-09-2010




ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 23-09-2010

Se siamo qui, ai piedi dell’Everest per cercare di salire e poi scendere con gli sci questa bellissima quanto impressionante parete nord, lo dobbiamo anche a tante persone che rappresentano aziende, enti o semplicemente se stessi. Come appassionati o semplicemente amici ci hanno sostenuto e aiutato in tanti modi diversi.

I partner che ci sostengono in questo progetto li trovate con i rispettivi loghi sul nostro blog

Prima di tutto vorrei ringraziare la Regione Autonoma Valle d’Aosta; L’Assessorato al Turismo e allo Sport. L’Assessore Dott. Aurelio Marguerettaz è molto attento alle problematiche delle Guide Alpine Valdostane e sostiene con entusiasmo iniziative e progetti che diano lustro ed immagine alla Valle d’Aosta. Un grazie ai funzionari, Dottori Ferrazzin e De Regibus che con pazienza hanno segnalato e capito alcuni miei errori. Riccardo Fuochi, grande viaggiatore e lavoratore instancabile. Avrebbe voluto accompagnarci al C.Base. Difficile per lui trovare venti giorni, quando si va viene da Milano a Hong Kong due volte la settimana! Sono con noi le sue aziende: LOGWIN e OMLOG, specializzate in logistica e trasporti con uffici e filiali e miglia di dipendenti in tutto il mondo. Nicola Emanuele, amante della montagna ma soprattutto di Courmayeur, ci ha messo ai piedi gli straordinari scarponi KAYLAND, realizzati e modificati per l’occasione con pazienza da Marco Capretta che ci ha assecondato nelle nostre richieste. Roberto Ciceri, grande sciatore e frequentatore di Courmayeur, avere il suo logo BETA; azienda leader mondiale nella produzione di utensili sulle nostre divise è un privilegio, sapendo che il suo marchio sostiene un campione come Valentino Rossi. Un grazie particolare al Dott. Pasquale Mosca che spesso ho disturbato tra un Motogp e l’altro. Manu Ravano e Alexander Friedman, giovani imprenditori con la passione per lo sport. Con slancio ed immaginazione, hanno creato WATCHONISTA, comunità virtuale per appassionati di orologi di tutto il mondo che si ritrovano sul web, un’idea eccezionale. Un grazie a Pasquale Ferrara, conosciuto da poco, si è appassionato alla spedizione e senza alcun ritorno ha proposto il progetto alla MEDI; grande azienda Tedesca che produce calze compressive per utilizzo ospedaliero. Con il marchio CEPsocks, distribuisce calze da sci e trekking che stiamo calzando ai nostri piedi e apprezzandone le qualità. Infine Fabio Mainardi, amico di lunga data. Fin dai tempi della spedizione al K2 nel 1998, mi ha sostenuto, ha prodotto grafica e brochure e stampe con i suoi collaboratori per numerose spedizioni che ho organizzato, con grande disponibilità. Sono felice di avere il suo marchio sul petto.

Non è finita!! Segue una seconda parte.

Tashi Delek!

Edmond

PS: nelle foto vita da C.Base

mercoledì 22 settembre 2010

ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 22-09-2010




ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 22-09-2010

Nevica! Nevica! Tutte le mattine al nostro risveglio la neve ci fa compagnia. Oggi avremmo voluto farci una doccia e goderci qualche raggio di sole, dopo giorni di maltempo le nostre ossa vorrebbero un po’ di calore.

Gianluca dopo aver dormito bene, di prima mattina è sceso a valle (Rongbuk) dove un fuoristrada lo accompagnerà a Kathmandù. Per noi l’avventura continua e fra qualche giorno entrerà nel vivo. Le previsioni dicono che almeno fino a venerdì farà brutto, quindi avremo il tempo di riposare, di riordinare le idee, di riorganizzare la logistica per le prossime salite. In questi giorni abbiamo potuto apprezzare un prodotto che per molti, me compreso, era totalmente sconosciuto; si tratta di Only Hot. Bustine con all’interno una composizione chimica. Le buste quando vengono aperte all’aria generano una reazione chimica che crea un calore tra i 57° e i 69° per una durata di circa 7 ore. Ebbene, tutti e tre (Gianluca, Francesco ed Edmond) li abbiamo provati con grande soddisfazione. Possono essere inseriti negli scarponi, nei guanti e sul corpo, vi assicuro che a 6.000 metri il beneficio è assicurato. Devo dire che la scorta in questi giorni è diminuita a vista d’occhio... Ringrazio la Onlyone Corporation di Napoli, l’importatore di questo straordinario prodotto giapponese, che ha voluto essere il fornitore della spedizione.

L’Everest e la Valle d’Aosta:

Nelle lunghe ore di cammino anche se affaticati, si ha il tempo di pensare a tante cose; ieri pensavo al numero di scalatori Valdostani che hanno raggiunto la vetta dell’Everest e sono davvero numerosi.

Le Guide Alpine di Cervinia, Minuzzo e Carrel nel 1973 con la spedizione Monzino furono i primi, con gli Alpini Epis e Innamorati, a raggiungere la vetta con l’ossigeno. In quell’occasione era presente anche la guida di Courmayeur Pino Cheney allora Carabiniere a Selva di Val Gardena. Nel 1992 Giuseppe Petigax Guida di Courmayeur e Abele Blanc Guida di Aymaville entrambi con l’ossigeno dalla via normale Nepalese (io mi fermai a 8.400 mt. senza ossigeno). Nel 2004 con la spedizione del cinquantennale della prima salita, Claudio Bastrentaz e Alex Busca salirono senza ossigeno dalla via normale tibetana e rimasero in cima circa 2 ore per effettuare alcune misurazioni scientifiche, incredibile!!! L’anno successivo, in occasione del tentativo di record di salita nel minor tempo possibile da Rongbuk alla cima di Bruno Brunod fallito a pochi centinai di metri dalla cima, Bastrentaz torna sulla cima per la seconda volta senza ossigeno, un bel primato. Nella stessa spedizione raggiungono la vetta anche le Guide Alpine Claudio Rosset e Stefano Epiney. Questa primavera Abele Blanc e Marco Camandona salgono in vetta dalla via normale tibetana senza l’ossigeno. Tenendo conto che dal 1954 ad ora, sono saliti in vetta senza l’ausilio delle bombole d’ossigeno circa 160 alpinisti, 4 valdostani in percentuale sono un buon risultato.

Tashi Delek!

Edmond

ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 21-09-2010




ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 21-09-2010

Dopo 5 giorni in quota siamo tornati nel nostro piccolo villaggetto di tende, le anguste tende di alta quota dopo qualche giorno ti fanno sognare le “comode” sistemazioni del campo base. Tante novità e non tutte belle; il 18 e il 19 abbiamo ultimato lo spostamento del C1 ad una quota maggiore vicino ai baschi a quota 6.100 mt. In totale abbiamo fatto dodici andata e ritorno carichi come muli, pardon, come Yak, per portare tutto il materiale che i portatori tibetani avevano lasciato sulla morena al limite del ghiacciaio. Il giorno successivo siamo saliti sci ai piedi con le pelli, sotto un sole cocente e accompagnati da valanghe che scendevano di continuo dallo Chantze (7.500 mt.) fino alla quota di 6.600 mt. poco sotto il colle nord, dove avremmo dovuto installare una tenda e dormire. Gianluca, già da qualche giorno accusava un leggero ma fastidioso cerchio alla testa che non gli ha impedito di stare al passo con Francesco che al momento è il più in forma ed sempre davanti a fare la traccia; il vecchietto segue a breve distanza un po’ più lento...Improvvisamente, Gianluca ha cominciato ad accusare i sintomi di un edema celebrale, ( difficoltà a parlare, piccola paresi della guancia e del labbro, e difficoltà a muovere le braccia) e subito ho capito la gravità della situazione (questo è il 4 edema a cui assisto). Francesco ha tirato fuori dal suo sacco la farmacia, gli ha rotto una fialetta di Soldesan sotto la lingua e somministrato una compressa di Adalat. Ripresosi leggermente siamo scesi con gli sci spesso a spazzaneve, visto che nel frattempo era arrivata la nebbia ed era difficile seguire le traccia della salita. Francesco (encomiabile) si è preso anche lo zaino di Gianluca e in poco meno di due ore eravamo di nuovo al C1. Francesco ha chiamato in Italia un amico medico (Maurizio Fasano) appassionato di montagna che gli ha prescritto la cura più adatta. Notte insonne per tutti e quest’oggi di prima mattina in 5 ore siamo scesi all’ ABC. Gianluca, attualmente sta meglio e passeggia con la bombola di ossigeno, dormirà con l’ossigeno. Domani mattina accompagnato dal nostro aiuto cuoco Pasan scenderà a Rongbuk e in due giorni sarà a Kathmandù. Dopo un edema celebrale è pressoché impossibile risalire a queste quote. Gianluca è stato un ottimo compagno di spedizione, sempre disponibile, ha lavorato con grande tenacia ed è stato anche ottima compagnia, sempre pronto alla battuta con ironia. Per lui rimane il rammarico che sicuramente avrebbe potuto avere più soddisfazioni da questa avventura.

Grazie Gianluca a presto.

Edmond

domenica 19 settembre 2010

Campo 1 - 6.000 mt. 19-09-2010


CAMPO 1 - 6.000 MT
19-09-2010

EL HORNBEIN ESTÁ EN BUENAS CONDICIONES” È QUELLO CHE HA RIFERITO ALBERTO ZERAIN DOPO ESSERE TORNATO DALLA BASE DEL CANALE. HA DETTO CHE NEI PROSSIMI DUE GIORNI TENTERÀ LA SALITA ALLA VETTA APPROFITTANDO DELLA LUNA PIENA E CONDIZIONI METEO PERMETTENDO. NOI GLI PRESTEREMO LA TENDA DA DUE POSTI DA COLLOCARE A 8000M ALL’IMBOCCO DEL CANALE. ANCHE OGGI CI SIAMO SVEGLIATI CON 30CM DI NEVE FRESCA. CON UN TOTALE DI 12 VIAGGI ABBIAMO COMPLETATO IL TRASPORTO DEL MATERIALE FIN QUI AL CAMPO 1 A 6000M. ABBIAMO SCOPERTO CHE QUESTE NEVICATE, CHE SI SUSSEGUONO DA GIORNI, SONO LIMITATE ALLA QUOTA DI 6500M; VENTO IN ALTO, L’EVEREST RIMANE PULITO. DOMANI, TEMPO PERMETTENDO, CONTIAMO DI SALIRE A 7000M PER ULTIMARE IL NOSTRO ACCLIMATAMENTO!

SALUTI DA GIANLUCA, CISPA E EDMOND.

sabato 18 settembre 2010

Campo 1 - 6.000 mt. 18-09-2010






CAMPO 1 - 6.000 MT 18-09-2010

ARRIVATI IERI AL CAMPO 1 ACCOMPAGNATI DAL NEVISCHIO E DA TRE PORTATORI TIBETANI. NON ABBIAMO DORMITO TROPPO BENE CAUSA FORTE VENTO E NEVISCHIO CHE È DURATO TUTTA LA NOTTE. AL RISVEGLIO FUORI DALLE NOSTRE TENDE C'ERANO 20CM DI NEVE FRESCA. ABBIAMO DECISO DI SPOSTARE IL CAMPO 1 PIÙ IN ALTO A 6000M PROPRIO DI FRONTE ALL'HORNBEIN COULOIR. PER PORTARE TUTTO IL MATERIALE QUI IN ALTO SIAMO SCESI E RISALITI 2 VOLTE CON ZAINI DI 20 KG, ORA SIAMO BELLI STANCHI..IL NOSTRO ACCLIMATAMENTO PROCEDE SECONDO I NOSTRI PIANI.

A PRESTO EDMOND!