Le Guide Alpine di Courmayeur tornano sull'Everest

Edmond Joyeusaz, Gianluca Marra e Francesco Civra Dano, Guide Alpine della Società delle Guide di Courmayeur tenteranno di scalare la Parete Nord dell'Everest risalendo l'Hornbein Couloir per ridiscendere dalla cima con gli sci, operazione che costituisce una prima assoluta nella storia dell'alpinismo.

La scalata sarà effettuata in stile "alpino" ovvero senza l'ausilio di corde fisse e bombole di ossigeno, in modo da operare nel rispetto dell'ambiente.

Al termine della spedizione saranno rimosse tutte le corde fisse sulla via di salita, mentre sulla via del ritorno a valle, le Guide saliranno nuovamente al Campo Base dalla via "normale" tibetana per ripulire la morena dai materiali abbandonati in decenni di tentativi di scalata.

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giovedì 7 ottobre 2010

ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 07-10-2010


ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 08-10-2010
L’alpinismo e l’egoismo:
Le spedizione Himalayane e le grandi attese al campo base, sono una della caratteristiche principali di questa attività. Le attese per le buone condizioni della montagna, le pause per riposare, sono una grande opportunità per riflettere; cosa che non si riesce a fare a casa con la frenesia e i ritmi che la vita impone. In questi momenti non si può non pensare a l’egoismo che è insito nell’attività alpinistica, soprattutto in quella Himalayana. L’alpinista e di per sé un grande egoista, al pari forse dei grandi navigatori solitari, questi, non esitano a lasciare a casa affetti, parenti, mogli e figli per assecondare le proprie passioni, provare emozioni che in altre attività difficilmente si possono avere. Con queste poche righe voglio ringraziare in nostri cari, che da prima hanno accettato che ci ingaggiassimo in questa difficile avventura e poi hanno saputo aspettare con pazienza e spesso ansia, magari passando notti insonni in attesa di notizie rassicuranti che spesso arrivavano tardi a sedare le comprensibili preoccupazioni. In particolare Elio e Signora che nei primi giorni sono stati in ansia per la salute di Gianluca e Beatrice per l’aiuto (lei sa perché)... Pia e Silvano che spesso hanno atteso pazientemente notizie da Francesco, che non molto spesso arrivavano. Ha i miei genitori già un po’ anziani, che anche questa volta come tante altre volte anche se a malincuore, mi hanno assecondato in questa mia ultima “follia”..Le mie sorelline sempre premurose ad affettuose con il fratellone. Infine alla mia adorata Elena. Subito la spedizione è stata motivo di numerosi liti (comprensibile), ma poi, è stata fondamentale per la buona riuscita della spedizione. Ha risolto un sacco di problemi, ha qualsiasi ora del giorno e della notte, di domenica, con la determinazione, il pragmatismo e il “Savoir faire” innato che possiede. Il nostro matrimonio dopo questa esperienza ne esce rafforzato e consolidato.
Bene! Grazie ancora a tutti voi.
Edmond




ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 07-10-2010

Vi avevo anticipato che tornavamo in quota per qualcosa di nuovo, e così è stato. Abbiamo lasciato da parte l’Hornbein e il suo ghiaccio, ci siamo dedicati a montagne minori, senza nome che pero per noi avevano un interesse particolare; vergini e soprattutto con pendii sciabili, in fondo siamo qui per questo, sciare. Nei giorni scorsi Francesco mi aveva fatto notare una montagna senza nome, alta 6.910 mt. che si trova tra lo Changtse(7.583mt.) e lo Chanzheng Peak (6.997 mt.) ed abbiamo deciso che sarebbe stata la nostra prossima meta. Martedì mattina in compagnia del nostro fido Pasan Sherpa, in cinque ore di marcia siamo saliti a posizionare un campo a 6.150 mt ai piedi dello Changtze. Mercoledì, di buon ora Francesco sci ai piedi con le pelli ha attraversato il ghiacciaio e in due ore era alla crepaccia terminale di questa montagna senza nome. Io questa volta non l’ho seguito, da qualche giorno soffro di un forte mal di schiena che non mi lascia dormire e mi limita enormemente. Ho preferito seguire Francesco dal campo con la telecamera e la macchina fotografica per documentare l’evento. In poco meno di quattro ore in perfetto stile alpino e in solitaria, Francesco è salito fino al limite della grande “meringa “ di ghiaccio che sporge minacciosa dalla cima. A questo punto, intelligentemente ha ritenuto di non dover proseguire, infatti nel sottovento c’era anche un insidioso accumulo (gonfia) di neve ventata instabile. A questo punto ha calzato gli sci ed è sceso in prima assoluta i 600 metri di dislivello con una pendenza costante di 50° gradi!!!!! di questa montagna. Credo che mai nessuno in Himalaya abbia sciato su questi livelli di pendenza e per un tratto così lungo; sicuramente rappresenta la discesa tecnicamente più impegnativa che sia mai stata fatta a queste quote. Bravissimo Francesco!!!
Un grande risultato, ci vuole coraggio, grande determinazione e concentrazione; sciare su quelle pendenze con poco ossigeno, con la fatica nelle gambe della salita richiede una un incredibile controllo psicofisico che solo grandi atleti hanno, una caduta i quelli condizioni risulterebbe sicuramente fatale. Gli alpinisti Himalayani delle vie “normali” una volta raggiunta la cima, in discesa, stanchi e stremati agganciano il moschettoni alle corde fisse ed assicurano la loro vita, anche se inciampano sono al sicuro. Se scendi con gli sci, sei senza rete di sicurezza…non puoi sbagliare il volteggio….
Sapevo delle gradi qualità tecniche di Francesco, in pochi anni pur essendo molto giovane ha accumulato una grande esperienza sulle grandi pareti nord delle alpi. Quando gli ho proposto questa avventura ha accettato con entusiasmo, pur non avendo esperienza Himalayane, ha dimostrato di sapersi muovere in questo ambiente, con modestia, intelligenza e grande lucidità. Come Capo guida della Società guide di alpine di Courmayeur, sono felice delle scelte che ho fatto e di avere un guida come Francesco fra i nostri.
Tashi Delek!

Edmond

PS: foto in arrivo

19 commenti:

  1. Complimenti Francesco, sei grande!!!
    Conoscendoti un poco non avevamo dubbi sulle tue capacità! In più, ci vuole anche molto equilibrio nel sapere aspettare il momento più opportuno e fare le giuste scelte.
    Ti aspettiamo per festeggiarti.
    Luisa

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  2. Francesco sei un grande. Da Trivero non per niente....!

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  3. Non avevo nessun dubbio su Cispa!!!! sei un GRANDE!!

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  4. Cispa posso solo dire: "yeah Man!"

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  5. emozionata dal tuo racconto Edmond!!!!.... qualsiasi complimento a Cispa sarebbe troppo "piccolo" e "riduttivo"!.... vi aspetto a malpensa il 20... come promesso!!!

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  6. Grande Cispa! il regalo x i 30 che aspettavi è arrivato!! baciiii :))

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  7. quanta ammirazione...sii sempre prudente fra ok?

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  8. Grandissimo Francesco !!!! Mi sono emozionato soltanto con le parole del "vecchio Ed "; Chissà quando vedremo le riprese!
    FORZA RAGAZZI !

    Fabio Mainardi

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  9. Senza nulla togliere alle vostre capacità e all'impresa di Francesco per la quale gli faccio i complimenti, vorrei fare la voce fuori dal coro.
    Mi sembra fuori luogo azzardare confronti con altri alpinisti o altre imprese. Siete così sicuri che quella discesa sia una prima assoluta? E che nessuno abbia mai fatto nulla di più impegnativo sci ai piedi a quelle quote? Ricordiamoci anche che non stiamo parlando di 8000 metri. Mah..... io sarei un po' più prudente nell'autoincensazione.
    Buon ritorno a casa
    Umberto Isman

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  10. l'invidia a volte gioca brutti scherzi, vedo...

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  11. Io direi a Umberto Isman di dirci se è a conoscenza di qualcuno che in precedenza abbia gia fatto l'impresa di Francesco. Se non lo sa, forse è il caso di stare zitti ....

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  12. Caro Umberto,
    non so se ha mai conosciuto Edmond!!
    persone ferrate in materia ed umili come lui non ce ne sono tanti!
    Pertanto, se si è permesso di "azzardare" una cosa del genere, è a conoscenza della storia di quelle montagne!

    Anziche scrivere a vanvera SENZA SAPERE, meglio stare zitti!

    Grande Cispa!! grande regalo per i tuoi 30!

    A presto

    Fede

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  13. Una nuova grande impresa, sei in gamba Francesco. Sono onorato che sei stato l'istruttore dei miei figli al corso di alpinismo. Ti salutano con ammirazione.
    Un saluto anche a te Edmond, ma a "giovanotti" come noi può anche capitare un mal di schiena.

    Fausto Fabbrini - Senigallia AN

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  14. Ciao Edmond, per noi sei il numero uno e cosi' anche Francesco nonostante che qualcuno......crepi di invidia pazzesca.....
    Siamo orgogliosi di voi e di cio' che riuscite a mettere in atto con sacrifici inimmaginabili e grande coraggio.
    Con affetto

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  15. "Caro" Umberto...come ha scritto Federico,poche righe sopra,sono davvero poche le persone di così grande esperienza di montagna,e allo stesso tempo così umili,come l'amico Edmond.Che,inoltre,è anche un profondo conoscitore della storia dell'alpinismo e delle montagne,di queste montagne.Oltre a quelle della sua amata Vallée.
    Mi sembra oltremodo poco delicato,in questo momento,esprimere questo tipo di commenti.
    Oltre che "voce fuori dal coro" sei stato soprattutto FUORI POSTO.
    Un abbraccio a ED e CISPA (e siamo a quota due vette!!)

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  16. Ciao Edmond,
    grandissimi complimenti sia per le fantastiche imprese che avete fatto, sia per le emozioni che sei riuscito ad esprimere...la passione che lega alle montagne è qualcosa di incredibile ed è bello vedere l'umiltà e la riconoscenza verso le persone importanti, forse non frequentissima fra la quantità sempre più grande di alpinisti himalayani (o presunti tali) ma sempre presente nei migliori.
    Non ho il piacere di conoscere Francesco personalmente ma nonostante la giovanissima età è una grande persona ed una grande guida e lo sta dimostrando pienamente, avremo modo di conoscerci in futuro senza dubbio.
    Complimenti ancora
    Ciao Edmond e Francesco
    Leonardo

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