ABC (Campo base avanzato) 5.550 mt. 21-09-2010
Dopo 5 giorni in quota siamo tornati nel nostro piccolo villaggetto di tende, le anguste tende di alta quota dopo qualche giorno ti fanno sognare le “comode” sistemazioni del campo base. Tante novità e non tutte belle; il 18 e il 19 abbiamo ultimato lo spostamento del C1 ad una quota maggiore vicino ai baschi a quota 6.100 mt. In totale abbiamo fatto dodici andata e ritorno carichi come muli, pardon, come Yak, per portare tutto il materiale che i portatori tibetani avevano lasciato sulla morena al limite del ghiacciaio. Il giorno successivo siamo saliti sci ai piedi con le pelli, sotto un sole cocente e accompagnati da valanghe che scendevano di continuo dallo Chantze (7.500 mt.) fino alla quota di 6.600 mt. poco sotto il colle nord, dove avremmo dovuto installare una tenda e dormire. Gianluca, già da qualche giorno accusava un leggero ma fastidioso cerchio alla testa che non gli ha impedito di stare al passo con Francesco che al momento è il più in forma ed sempre davanti a fare la traccia; il vecchietto segue a breve distanza un po’ più lento...Improvvisamente, Gianluca ha cominciato ad accusare i sintomi di un edema celebrale, ( difficoltà a parlare, piccola paresi della guancia e del labbro, e difficoltà a muovere le braccia) e subito ho capito la gravità della situazione (questo è il 4 edema a cui assisto). Francesco ha tirato fuori dal suo sacco la farmacia, gli ha rotto una fialetta di Soldesan sotto la lingua e somministrato una compressa di Adalat. Ripresosi leggermente siamo scesi con gli sci spesso a spazzaneve, visto che nel frattempo era arrivata la nebbia ed era difficile seguire le traccia della salita. Francesco (encomiabile) si è preso anche lo zaino di Gianluca e in poco meno di due ore eravamo di nuovo al C1. Francesco ha chiamato in Italia un amico medico (Maurizio Fasano) appassionato di montagna che gli ha prescritto la cura più adatta. Notte insonne per tutti e quest’oggi di prima mattina in 5 ore siamo scesi all’ ABC. Gianluca, attualmente sta meglio e passeggia con la bombola di ossigeno, dormirà con l’ossigeno. Domani mattina accompagnato dal nostro aiuto cuoco Pasan scenderà a Rongbuk e in due giorni sarà a Kathmandù. Dopo un edema celebrale è pressoché impossibile risalire a queste quote. Gianluca è stato un ottimo compagno di spedizione, sempre disponibile, ha lavorato con grande tenacia ed è stato anche ottima compagnia, sempre pronto alla battuta con ironia. Per lui rimane il rammarico che sicuramente avrebbe potuto avere più soddisfazioni da questa avventura.
Grazie Gianluca a presto.
Edmond
alla prossima gian luca un caldo saluto
RispondiEliminaun saluto a edmond e francesco
sempre con voi
Mi dispiace tantissimo per Gianluca. Spero stia già meglio. Rimarrà a Kathmandu o tornerà subito in Italia?
RispondiEliminaUn grande saluto a Francesco e vi auguro buona fortuna per i prossimi giorni.
Luisa
Cavolacci!!!! mi spiace tanto Gianluca!!! ci vediamo qui a Courma e seguiremo i ragazzi da qua, anche se x te non sarà la stessa cosa...
RispondiEliminaforza Gianluca!!!! torna tra le tue montagne che ti aspettano a braccia aperte!!!
RispondiEliminaCiao Gianluca!
RispondiEliminaPurtroppo è stata un'esperienza breve... nel male, però, è andata bene!!!
Mi hai regalato tante emozioni, sin dall'inizio! Ogni giorno ad aspettare la mail, il messaggio o la chiamata per avere il tuo resoconto!
Chi se lo aspettava... hai dovuto mollare per forza, mi dispiace veramente ... hai dato il meglio di te per affrontare questa spedizione...
Bhé ormai non resta che guardare il lato più positivo, fra pochi giorni ti rivedo!
Un abbraccio forte!
A PRESTISSIMO!!!!!
Buona continuazione Francesco ed Edmond!
Beatrice
Lento,lento...allora Dio esiste!Grazie Frencesco.
RispondiEliminaScherzi a parte,mi spiace per Gianluca,posso solo immaginare la delusione per aver interrotto un sogno così grande.
Sogno che toccherà a voi portare avanti e concludere,fino al risveglio,a discesa terminata,sci ai piedi,alla base dell'Hornbein.
Per entrare nella storia.
IN BOCCA AL LUPO!
Maury